Parlare di terrorismo ai bambini e agli adolescenti e prevenire le reazioni di stress emotivo. Linee guida

18 Gen 2018

Adolescenza / Educazione / Età evolutiva / genitorialità / Infanzia / Sviluppo cognitivo

“Parlare di terrorismo ai bambini e agli adolescenti e prevenire le reazioni di stress emotivo”

di Enza Gidaro, Simona Vecli 

 

Tutti gli adulti che si occupano di bambini, genitori, educatori e insegnanti di ogni ordine e grado nella scuola e non solo, hanno il difficile compito di educare e sostenere i piccoli nella crescita. Questo processo può essere più o meno sereno e in circostanze dolorose come quelle attuali caratterizzate da sentimenti di incertezza e di instabilità relativamente al mondo è fondamentale anche il ruolo di prevenzione al fine di promuovere la salute psicologica e mentale dei piccoli. Per fare questo è necessario mediare tra il loro universo cognitivo, emotivo e affettivo e la crudele realtà circostante attraverso le “giuste parole”, ma è anche importante riconoscere quei chiari segnali di malessere che i bambini possono manifestare dopo eventi efferati come gli attentati terroristici. Come terapeuti che curano il Trauma riteniamo utile fornire alcune indicazioni per comunicare con i bambini su un tema così difficile e aiutarli nei loro bisogni di prevedibilità e di chiarezza di informazione.
(Diritto all’informazione – Carta dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ONU, 1989).

L’Associazione EMDR Italia ha divulgato le Linee Guida per spiegare il terribile fenomeno del terrorismo ai bambini.